La toccante storia di Caterina Ventura e Simona Ventura: un legame nato dall’amore, non dal sangue. Un racconto vero, profondo, che ci ricorda cosa significa davvero essere famiglia.
Ci sono storie che non hanno bisogno di clamore per toccare il cuore. Storie che parlano piano, ma che restano dentro. Quella di Simona Ventura e Caterina è una di queste. Una storia fatta di amore vero, scelte coraggiose e legami costruiti giorno dopo giorno. Simona Ventura, per molti, è un volto della TV, un personaggio noto, forte, sempre sul pezzo. Ma dietro le telecamere c’è una donna che ha scelto di essere madre anche quando avrebbe potuto non esserlo, e lo ha fatto con il cuore.

Caterina è arrivata nella sua vita quando era ancora una bambina piccolissima, con lo sguardo curioso e un mondo da scoprire. Non veniva da un passato semplice, negli occhi Simona vedeva quel bisogno che a volte i bambini non riescono nemmeno a dire a parole: il bisogno di qualcuno che resti e Simona ha deciso di esserci. Simona Ventura sceglie di esserci non solo per un momento e non per compiacere, resta per costruire insieme qualcosa che assomigliasse a una casa piena di abbracci, di attenzioni e tanto amore.
Caterina e Simona: una storia d’amore che va oltre il sangue
Il loro legame non è nato da un vincolo di parentela, ma è cresciuto come crescono le cose vere: con il tempo, con le domande difficili, con i silenzi pieni di significato. Quando Caterina chiese a Simona se fosse davvero sua mamma era ancora solo una bambina, ma quella domanda conteneva tutta la voglia di sentirsi figlia.
Simona le rispose con una dolcezza che racconta tutto quello che c’era tra loro: “Tu sei speciale, perché hai due mamme”. Non serviva altro. Bastava quella frase per sentirsi voluta, scelta, amata. Nel 2014, Simona ha deciso di adottarla ufficialmente. Una scelta che non ha fatto per dovere, ma per amore. Perché quando ami davvero qualcuno, vuoi che tutto sia chiaro, sicuro, definitivo. Vuoi che non ci siano più “se” o “ma”, ma solo “noi”.

E non è stato facile. C’è stata anche una perdita, un dolore improvviso che ha fatto nascere una domanda: “Se un giorno non ci fossi più, cosa ne sarebbe di Caterina?”. È da lì che è partita la decisione. Non solo un gesto d’amore, ma di responsabilità. Perché amare significa anche proteggere, pensare al dopo, al domani.
Caterina non è cresciuta da sola, accanto a lei ci sono sempre stati Niccolò e Giacomo, i fratelli con cui ha condiviso una quotidianità fatta di risate, litigi, abitudini. Una vera famiglia. Anche se Simona è un personaggio pubblico, non ha mai voluto esporla troppo: Caterina è cresciuta protetta, custodita.
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Oggi Caterina è una giovane donna che studia all’estero, con sogni tutti suoi e una vita davanti. Ma ogni volta che Simona parla di lei, gli occhi le si illuminano. Come quel giorno, per il suo diciottesimo compleanno, quando la chiamò “la principessa di casa”. Una frase che dice tutto, senza dover aggiungere altro.
Questa storia non è una favola. È reale. È fatta di giornate normali, di decisioni difficili, di amore quotidiano. E ci ricorda una cosa preziosa: la famiglia non è solo quella in cui nasci, è quella che scegli, o quella che ti sceglie, quella che costruisci, un giorno alla volta, con il cuore. E se questo non è amore, allora cos’è?