Sicuri di conoscere tutte le spese da detrarre nel modello 730 per non perdere alcuna occasione di risparmio?
Fino al 30 settembre si può inviare la dichiarazione dei redditi ma prima si procederà con l’inoltro prima si percepirà l’eventuale rimborso. Questo spetta se si sono pagate più imposte del dovuto. Come si abbassano le tasse? Con le spese da portare in detrazione nel modello 730. Non dimenticatene nessuna.
La raccolta dei documenti per compilare il modello 730 è sicuramente una fase noiosa e che può far perdere molto tempo ma è indispensabile. Sia che ci si rivolga ai CAF per la compilazione sia che si agisca in autonomia tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate è fondamentale avere sotto mano tutta la documentazione per inserire correttamente ogni dato nel 730.
Dalle informazioni anagrafiche sul contribuente e i familiari a carico alla Certificazione Unica, dagli interessi passivi del mutuo al canone di locazione più tutte le spese da detrarre e dedurre. Queste dovranno essere attestate tramite fatture, scontrini parlanti, ricevute di pagamento e consentiranno di recuperare parte dell’importo sostenuto nell’anno fiscale precedente all’invio della dichiarazione. Significa che nel 730/2025 bisognerà inserire le spese del 2024.
Ecco la spesa che quasi tutti dimenticano nel 730 perdendo molti soldi
La lista delle spese da detrarre è molto lunga. Le più note sono le spese mediche, veterinarie, funebri, di ristrutturazione ma ci sono tante altre detrazioni da ottenere. Molti contribuenti ignorano di poter inserire le spese per l’asilo nido dei figli a carico e ottenere una detrazione del 19% con tetto di spesa massimo di 632 euro.
Nel modello 730/2025 si devono inserire le spese sostenute nel 2024 anche se l’anno scolastico di riferimento è quello 2023/2024. Tra le spese ammesse quelle per la frequenza delle sezioni primavera con funzione equivalente agli asili nido e per il servizio fornito nella Provincia Autonoma di Bolzano dagli assistenti domiciliari Tagesmutter dopo apposita verifica della reale assistenza domiciliare.
Come detto il 19% si applica su un limite massimo di 632 euro per ogni figlio a carico che frequenta l’asilo nido. Non conta il reddito complessivo e la quota verrà ripartita tra i genitori in base a come la spesa è stata suddivisa. L’importante è aver conservato fatture e ricevute del pagamento avvenuto necessariamente con mezzi tracciabili.
Se le spese sono state pagate dal datore di lavoro sotto forma di fringe benefit non si possono detrarre. Stesso discorso se si percepisce il Bonus asilo nido o il Bonus figli disabili, le misure sono alternative e non cumulabili. Infine, per quanto riguarda la compilazione del 730 il quadro di riferimento è il Quadro E, righi da E8 a E10.
